Le catacombe sono aree sotterranee che nascono tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C., adibite alla sepoltura e alla commemorazione funebre dei membri della comunità cristiana. Questi sepolcreti venivano scavati principalmente nel tufo e nella pozzolana, come pure in altre tipologie di terreno caratterizzate da facilità nella lavorazione e grande resistenza, tali da garantire la creazione di complessi sistemi di gallerie e cubicoli strutturati su diversi piani. Alcuni di questi ambienti sono riccamente decorati, altri hanno ospitato le tombe dei martiri che nel corso del medioevo hanno attirato la devozione di numerosi pellegrini.
La catacomba di Domitilla, in via delle delle Sette Chiese, è tra i cimiteri più vasti della Roma sotterranea ed ha origine da alcuni sepolcreti costituiti in terreni appartenenti a Flavia Domitilla e da questa donati ai propri liberti. Flavia Domitilla era nipote di Flavio Clemente, console del 95 d.C., e imparentata con la famiglia imperiale. In quanto cristiana, Flavia Domitilla fu esiliata da Domiziano nell’isola di Ponza, dove morì. La catacomba si sviluppa su due livelli principali. Nel cosiddetto Ipogeo dei Flavi, Giovanni Battista de Rossi credette di identificare le tombe dei membri cristiani della famiglia di Flavia Domitilla, mentre si tratta di un ipogeo pagano riferibile tra la fine del II e gli inizi del III secolo, divenuto cristiano e ampliato nella seconda metà del III secolo. Verso la fine del III secolo, i corpi dei martiri Nereo e Achilleo furono deposti in una cripta del secondo piano che fu trasformata da papa Damaso (366-384) in una piccola basilica in muratura, ingrandita da papa Siricio tra il 390 e il 395 fino a raggiungere le dimensioni attuali.
Biglietto intero € 12,00 (Biglietto € 10.00 + Diritti di prenotazione € 2,00)
Biglietto ridotto € 9,00 (Biglietto € 7.00 + Diritti di prenotazione € 2,00)
Biglietto gratuito
Lingue disponibili per le visite guidate: Italiano, Inglese, Spagnolo, Tedesco
Per altri orari e giorni disponibili scrivere a info@omniavaticanrome.org
DOMITILLA
Indirizzo: Via delle Sette Chiese, 282
Dalla Stazione Termini:
Il nostro impegno è offrire a pellegrini e visitatori, attraverso le catacombe, una esperienza di comunione con le testimonianze delle prime comunità cristiane, che raccontano e illustrano, in maniera quanto mai suggestiva, le radici della fede e l’orizzonte della speranza cristiana.
Mons. Pasquale Iacobone
Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra
Il percorso di visita prende avvio dall’ipogeo dei Flavi con decorazioni ad affresco di chiara origine pagana che accolse però, dal III secolo, le raffigurazioni di Noè nell’arca e del profeta Daniele tra i leoni, come testimonianza della cristianizzazione dell’area. Alle spalle dell’abside della basilica dedicata ai martiri Nereo e Achilleo si entra nel cubicolo di Veneranda. La defunta è rappresentata nella lunetta affrescata accompagnata in paradiso dalla martire Petronilla. In un arcosolio è possibile ammirare una scena di collegio apostolico presieduto al centro dalla figura di Cristo in trono e con le raffigurazioni nella lunetta dei santi Pietro e Paolo. Molto particolare è la sepoltura che il fossore Diogene preparò per se stesso. I fossori erano una corporazione di operai specializzati nello scavo e nella decorazione delle catacombe.
nascondiLe catacombe di Santa Domitilla sono, tra le più vaste di Roma, includono una basilica semi-ipogea e 17 km di gallerie e corridoi distribuiti su quattro differenti livelli, per un totale di 150.000 sepolture. Essi estendono lungo l’antica via Ardeatina, sul luogo delle proprietà della nobile Flavia Domitilla, che Domiziano fece condannare a morte per motivi religiosi. Nel cuore della catacomba si trova l’unica Basilica semi sotterranea esistente a Roma, dedicata ai martiri Nèreo ed Achìlleo , due soldati vittime probabilmente della persecuzione di Diocleziano (304 d.C.).
Con la trasformazione in santuario ad opera di papa Damaso I, il cimitero divenne luogo di pellegrinaggi e di devozione, finché, a causa dell'insicurezza del suburbio e della campagna romana, nel IX secolo papa Leone III decise il trasferimento delle reliquie dei martiri dentro le mura Aureliane, nella Chiesa dei Santi Nereo e Achilleo nella zona delle Terme di Caracalla.
nascondiLa Catacomba di San Sebastiano. Il cimitero ad catacumbas.
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