Durante questo suggestivo itinerario visiteremo: Chiesa di Santa Maria della Vittoria con l’Estasi di Santa Teresa; Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri con l’Icona della Madonna del Latte; la Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, dove potremo ammirare gli splendidi angeli che adornano la Cappella dedicata a San Luigi Gonzaga; la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte con gli Angeli del Bernini; la Piazza della Consulta con l’omonimo palazzo adornato dallo splendido frontespizio degli Angeli dell'Apocalisse; la Chiesa di Santa Maria della Pace per ammirare gli Angeli e le Sibille dipinti da Raffaello; la facciata di Palazzo Madama con gli angeli e il potere; la Chiesa di San Salvatore in Lauro con gli angeli che portano la Santa Casa di Nazareth; il Ponte degli Angeli; Castel Sant’Angelo.
Il nostro itineriario partirà dalla Chiesa di Santa Maria della Vittoria, dove sarà possibile ammirare la celebre “Estasi di Santa Teresa” del Bernini. Nella scultura è rappresentato un angelo che trafigge il cuore della Santa con un dardo dorato.
Ci recheremo poi alla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri edificata da Papa Pio IV De Medici a seguito di una visione nella quale vide una "luce più che neve bianca" che si ergeva dalle Terme di Diocleziano. Nell’abside la venerata Icona della Madonna del Latte è circondata da sette angeli.
Proseguiremo poi per la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, che custodisce due angeli scolpiti dal Bernini e destinati inizialmente al Ponte di Castel Sant’Angelo. Talmente belli e preziosi che si preferì conservarli al riparo dalle intemperie.
Arriveremo poi al Tevere e lo attraverseremo passando sul famoso Ponte degli Angeli, da sempre accesso privilegiato dei pellegrini alla vicina Basilica di San Pietro. Nel 1669 papa Clemente IX fece realizzare dal Bernini dieci statue di Angeli che recano in mano gli strumenti della Passione di Gesù.
Concluderemo il nostro itinerario presso Castel Sant’Angelo, nome attribuito alla Mole Adriana da Papa San Gregorio Magno. Egli infatti, mentre attraversava il ponte durante una processione penitenziale, ebbe la visione dell’Arcangelo Michele che sulla sommità della Mole Adriana, rinfoderava la spada, a significare la fine della pestilenza che affliggeva Roma.
