Le catacombe sono aree sotterranee che nascono tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C., adibite alla sepoltura e alla commemorazione funebre dei membri della comunità cristiana.
Questi sepolcreti venivano scavati principalmente nel tufo e nella pozzolana, come pure in altre tipologie di terreno caratterizzate da facilità nella lavorazione e grande resistenza, tali da garantire la creazione di complessi sistemi di gallerie e cubicoli strutturati su diversi piani. Alcuni di questi ambienti sono riccamente decorati, altri hanno ospitato le tombe dei martiri che nel corso del medioevo hanno attirato la devozione di numerosi pellegrini.
Situata sulla via Salaria, la catacomba si sviluppa su due piani e prende probabilmente nome da una Priscilla della famiglia senatoriale degli Acili, il cui nome ricorre in una delle iscrizioni dell’ipogeo degli Acili al primo piano.
La sua origine è diversa da quella delle altre catacombe, in quanto inizialmente il luogo era un arenarium (cava di pozzolana), poi abbandonato.
I cristiani cominciarono ad usarne le ampie e irregolari gallerie che costituiscono il primo piano della catacomba verso l’inizio del III secolo, costruendovi una ventina di sepolcri a nicchione e scavando nelle pareti centinaia di loculi.
In un’area adiacente si apre il criptoportico con la Cappella Greca: un grande ambiente sotterraneo in muratura, nato come nobile sepolcreto familiare poi messo in collegamento con la catacomba.
Fra i martiri sepolti a Priscilla si ricordano i fratelli Felice e Filippo, che furono martirizzati, probabilmente sotto Diocleziano, assieme alla madre S. Felicita e agli altri cinque fratelli Alessandro, Marziale, Vitale, Silano e Gennaro.
Numerosi papi furono anche sepolti a Priscilla: Marcellino (296-304), Marcello (308-309), Silvestro (314-335), Liberio (352-366), Siricio (384-399), Celestino (422-432) e Vigilio (537-555).
Nell' ipogeo degli Acili, in origine una cisterna d'acqua, sono state trovate, ed esposte, le iscrizioni degli Acili.
Dentro Villa Ada si trova la Basilica fatta erigere da papa S. Silvestro in corrispondenza della tomba di Felice e Filippo. Nell'ambiente adiacente la Basilica è stato allestito un Museo che raccoglie centinaia di frammenti di sarcofagi rinvenuti nel corso degli scavi nell'area della catacomba.
Biglietto intero € 12,00 (Ingresso € 10,00 + € 2,00 diritti di prenotazione)
Biglietto ridotto € 9,00 (Ingresso € 7,00 + € 2,00 diritti di prenotazione)
* Biglietto gratuito
Lingue disponibili per le visite guidate: Italiano, Inglese, Spagnolo, Francese, Tedesco e Slovacco.
Per altri orari e giorni disponibili scrivere a info@omniavaticanrome.org
PRISCILLA
Indirizzo: Via Salaria, 430
Per tutte le linee scendere fermata piazza Crati.
Our commitment is to offer pilgrims and visitors, through the catacombs, an experience of communion with the testimonies of the first Christian communities, which tell and illustrate, in an extremely suggestive way, the roots of faith and the horizon of Christian hope.
Mons. Pasquale Iacobone
President of the Pontifical Commission for Sacred Archaeology
In the vault of an Arenario gallery, next to a stucco Good Shepherd, the oldest representation (early 3rd century) of the Virgin and Child and the prophet Balaam pointing to the star appears. The Velata cubicle also opens in the central Arenario.
The three important moments in the life of the deceased are represented in the lunette on the back wall: marriage, motherhood and faith.
Worthy of note is the so-called "Greek Chapel", datable to the advanced third century: the chapel consists of a rectangular room interrupted in the middle by an arch that divides it into two bays, the second of which has the walls opened by three large niches in one of which are traced inscriptions in Greek, which give the name to the environment. The decoration, datable to the second half of the third century, consists of ornamental frescoes and biblical subjects that cover the vault and the upper part of the walls.
The Basilica built by Pope Sylvester (314-335), in addition to hosting his tomb and that of his other successors, monumentalizes the burial of the martyrs Felice and Filippo.
In the building leaning against the basilica, you can visit a museum dedicated to the sculptures found during the excavations of the complex.
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